venerdì 18 aprile 2008

Altre prospettive di me - Un commento ad un post

Ci sono persone che, quando io scrivo qualcosa con venature romantiche, forse anche un pò retrò, si sentono attratte come una calamita..Ed io mi sento miele per l'ape..Viceversa, altri, ai quali io sto davvero pensando, che "fuggono" impauriti, o infastiditi..o..non so..Altri ancora che, non avendo nemmeno la speranza di essere l'oggetto dei miei pensieri e desideri, si sentono feriti nel cuore, nell'intimo dell'animo, e pure nell'orgoglio..Insomma..le cose che a me sembrano belle e che, molto alla lontana, sono rivolte a qualcuno, che io desidero accarezzare, almeno con le parole, non sortiscono l'effetto che io desidero...Oppure lo hanno, ma con la persona sbagliata..E schizzano via, indipendenti, queste mie "creature" romantiche, "ingrate" verso chi gli ha dato forma e anima..Ma, in fondo, se le "metto al mondo", se le "espongo" così, è più che giusto che ciò avvenga..Diventano "cose" animate di vita propria, che vagano come "oggetti" volanti nello spazio..E chi le nota, e le apprezza, gli dona colore, profondità, respiro..
Quello che ho scritto, potrebbe essere (e lo è) il commento che l'altra effe fa a sè stessa, alla Frida, che non è nemmeno Frida, ma pur F è..Il post a cui questo fa da commento è quello del 17 aprile 2008. E resta lì dov'è.."sulla riva del mare"..come sempre, a guardare lontano..